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L'America e gli americani oggi PDF

L'America ha goduto dell'isolazionismo perché era immensa aperta e libera. Anche feroce e classista e razzista. C'era sempre una terra in più da conquistare. Piena di materie prime e di forza lavoro. Tutto il pianeta ha avuto sempre bisogno della freschezza e della libertà degli Stati Uniti. C'è voluta la dichiarazione di guerra della Germania, l'attacco giapponese per convincerli a immischiarsi nella fanghiglia euroasiatica. Ma nel 1945 il Pil statunitense era la metà di quello mondiale, oggi è solo il 20%.  L'Airbus, il più grande aereo civile al mondo viene prodotto in Europa, e i Boeing rincorrono: il 747 è già da rottamare. Nel 1982 le imprese multinazionali americane erano 80, oggi sono meno di 50. Il Giappone ne aveva 35 oggi ne ha più di 60 e costruisce robot-umanoidi perché ha superato gli Stati Uniti anche in ricerca & sviluppo... e anche nella speranza di vita: un giapponese campa 82 anni, un americano si ferma a 78 e nel 60% dei casi è obeso.

Ma ci pensate?

L'America non produce più istruzione - per la prima volta, negli anni novanta, gli studenti delle scuole superiori americane sono meno di quelli degli anni sessanta e gli Stati Uniti devono importare "cervelli". La nostra "fuga di cervelli" è la loro mancanza di istruzione eccellente. Dal 1992 ad oggi la "forza lavoro" statunitense con istruzione a livello di "college" è scesa dall'81,3% al 77,9%. E per studiare all'università gli americani devono indebitarsi per i successivi 30 anni di vita.
L'America non ha più neppure il mitico dollaro, sorpassato dall'euro e svalutato per non pagare i debiti. E' vero che la potenza militare dipende più dalla tecnologia che dalla demografia: ma la tecnologia bisogna rinnovarla. E oggi gli americani mostrano un vantaggio reale soprattutto... nella demografia! E in questo somigliano più ai cinesi che agli europei!

E nonostante oggi ci sia chi teorizza che i deficit commerciali non siano significativi dell'andamento di un'economia nazionale: tra il 1990 e il 2007 il deficit commerciale degli Stati Uniti è passato da 100 a 850 miliardi di dollari. I deficit-gemelli - commerciale e interno - (gemelli, come le torri!!!) oggi sono 8% del Pil. Gli Stati Uniti non potrebbero stare nei parametri dell'Unione Europa di Maastricht e se fosse un Paese in via di Sviluppo dovrebbe intervenire il Fondo Monetario Internazionale.

Ma accade che i cittadini cinesi, giapponesi, canadesi, inglesi, belgi, svizzeri, tedeschi, italiani danno 1 miliardo e mezzo di dollari al giorno ai cittadini statunitensi e glieli danno liberamente, senza costrizioni. Comprano azioni, titoli di stato e obbligazioni americane basate su certificazioni di valore che sono fatte da società di revisione e agenzie di rating internazionale... americane! Un complesso manipolatorio di dati e informazioni finanziarie - come ha mostrato il caso Enron/Andersen - preoccupante e che può far dubitare - come è stato con l'Unione Sovietica, e come è oggi con la Cina - delle statistiche ufficiali che vengono degli Stati Uniti.
Questo è uno dei comportamenti paradossali che nessuna teoria economica ha ancora spiegato. E siamo ancora in attesa dai signori dell'economia di una teoria dello sviluppo a partire da condizioni economiche mature. Ma oggi gli economisti sono troppo occupati a fare politica e studiano poco!
Per ora viene da pensare che si tratti di una specie di "statalismo globale" - per questo la globalizzazione è una scelta politico-militare - dove un solo stato - gli Stati Uniti - drena risorse in qualche modo e le spende per sé, per la burocrazia mondiale (Banca Mondiale, Fondo Mondiale, Onu) e per le armi globali. Una specie di stato keynesiano che si indebita ed emette Bot sulla base di un potere storico e presunto e sulla capacità di assicurare la stabilità economico-finanziaria al Mondo grazie alla guerra nucleare e aereo-spaziale, .....ma quest'ultima solo con paesi che non hanno una buona contraerea!

Quando faccio questo ragionamento mi viene sempre in mente quello che un secolo fa si usava rispondere a chi incolpava l'Inghilterra della globalizzazione e della colonizzazione, così come io sto facendo con gli Stati Uniti: "giovanotto - scrivevano - nel suo ragionamento c'è del nuovo e c'è del vero. Peccato che ciò che è nuovo non sia vero e ciò che è vero non sia nuovo". Speriamo sia così!

Il fatto innegabile, però, è che l'America è in deficit. E non è più l'America potente di una volta. E quanto si può continuare a stampare dollari senza che corrisponda a reale ricchezza? Dove prende i soldi la Federal Reserve? E siamo sicuri che, al sistematico crollo delle borse, quando interviene la Banca centrale americana non sia un "arrivano i nostri" che, alla fine, salva i truffatori, gli azzardi finanziari, la predazione di denaro dalla tasche dei cittadini americani e del resto del mondo? Tutto è permesso, tanto poi si aprono le casse pubbliche, di notte, e si mette moneta in circolazione - non so se sapete ma le operazioni di immissione di denaro le banche centrali le fanno di notte, quando dormiamo -. Questo non è libero mercato ed è pure amorale perché è come avere una carta di credito senza limiti e nessuno che presenta mai il conto. Non sta in piedi!



 
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